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In questa pagina troverete le domande frequenti e le risposte relative alla revisione professionale FUTUREMEM. Si prega di notare che le FAQ vengono continuamente aggiornate e ampliate.
I criteri legati alle prestazioni concretizzano (attuano) le competenze operative e descrivono il comportamento (la performance) osservabile delle specialiste e degli specialisti.
I criteri legati alle prestazioni sono:
– descritti come attività concrete e orientate all’azione.
– osservabili, misurabili e valutabili.
– assegnati a uno o più luoghi di formazione.
Vengono classificati in diversi livelli di prestazioni (LP 1–6).
Le competenze operative sono descritte nel piano di formazione in base ai criteri legati alle prestazioni. In linea di principio, si ritiene che le competenze operative non vengano acquisite in un breve periodo di tempo, bensì che si sviluppino entro la fine della formazione. Nella scuola professionale e nei corsi interaziendali, anche i campi di apprendimento sono descritti con criteri legati alle prestazioni. Nei campi di apprendimento della scuola professionale è stabilito quante lezioni devono essere completate per ciascun criterio di prestazione nel dato campo di apprendimento.
Nello sviluppo dei piani di formazione è stata prestata attenzione affinché questi fossero tecnologicamente neutri e formulati nel modo più generico possibile. In questo modo è possibile anticipare gli sviluppi tecnologici a livello di campi di apprendimento e standard industriali. I campi di apprendimento e gli standard industriali possono essere adattati in modo relativamente veloce e senza problemi attraverso la CSSPQ-MEM, senza che sia necessaria una revisione parziale.
Poiché sono state sviluppate insieme otto professioni e sono state individuate le attività, è stato necessario definire sovrapposizioni verticali e orizzontali a livello dei criteri legati alle prestazioni. I criteri legati alle prestazioni descrivono le attività concrete di una competenza operativa e hanno quindi costituito la base per la costruzione dei campi di apprendimento. In genere, i campi di apprendimento, in particolare quelli specifici di una professione, si riferiscono a una competenza operativa. Tuttavia, ci sono anche campi di apprendimento superiori che si riferiscono a più competenze operative. La realtà pratica non può però sempre essere ridotta a una singola competenza operativa. Queste relazioni sono ben visibili su skills.futuremem.swiss.
I piani di formazione sono strutturati in modo coerente con un orientamento alle competenze operative. Questo corrisponde ai requisiti attuali posti dalla SEFRI a un tale piano di formazione. I sei livelli di prestazioni LP da 1 a 6 si sono basati sui livelli di competenza secondo il QNQ nei settori complessità, autonomia, responsabilità e mutevolezza della situazione lavorativa. Questi livelli vengono applicati equamente in tutti e tre i luoghi di formazione. Nella scuola professionale e nei corsi interaziendali, i criteri legati alle prestazioni sono concretizzati nei campi di apprendimento sulla base di obiettivi di apprendimento classificati secondo la tassonomia di Bloom.
Il sistema modulare dei campi di apprendimento consente la formazione congiunta delle persone in formazione. Questo è particolarmente utile per i percorsi formativi con la stessa durata, soprattutto all’inizio della formazione. Le scuole e i centri CI sono però liberi in queste possibilità di combinazione. Il sistema modulare dei campi di apprendimento offre una base ideale per tali combinazioni. L’eterogeneità delle prestazioni non è un fenomeno nuovo. Oggi può essere affrontata, oltre che con la differenziazione esterna (separazione in gruppi di apprendimento), anche con una differenziazione interna (apprendimento personalizzato all’interno di un gruppo di apprendimento).
Le verifiche dei campi di apprendimento e le relative note confluiscono nella nota del certificato della scuola professionale, così come nella valutazione del certificato delle competenze del corso interaziendale. Secondo l’OFor, queste note rientrano nelle note dei luoghi di formazione. Il sistema modulare dei campi di apprendimento non è un sistema modulare nel senso tradizionale, nel quale devono essere completati dei moduli. Si tratta invece di un programma d’insegnamento orientato alle competenze operative per le scuole professionali e i corsi interaziendali.
È fondamentale preparare le persone in formazione all’apprendimento autonomo e assisterli in questo processo. L’obiettivo primario della formazione dovrebbe essere quello di promuovere l’apprendimento autonomo. Ai luoghi di formazione si raccomanda di strutturare la formazione in modo graduale, passando da una situazione di apprendimento fortemente guidata a una auto-organizzata.
I campi di apprendimento vengono definiti con un livello minimo per tutti. Per le persone in formazione più efficienti c’è inoltre la possibilità di seguire criteri aggiuntivi legati alle prestazioni. Si consiglia di lavorare con percorsi di apprendimento che comprendano diversi compiti di apprendimento e una differenziazione interna. Mentre le persone in formazione più capaci lavorano in modo autonomo, quelle con più fragilità possono essere supportate. Non si tratta di una sfida nuova nell’ambito della revisione, dal momento che si sta già presentando oggi.
Con lo sviluppo comune delle otto professioni e l’utilizzo di criteri condivisi legati alle prestazioni si garantisce la permeabilità verticale. Le basi formative, come ad esempio i campi di apprendimento, sono registrate in una banca dati. Gli effetti sulla formazione abbreviata saranno descritti separatamente.
Sì, come avviene oggi, ad esempio, per le polimeccaniche/i polimeccanici e le progettiste meccaniche/i progettisti meccanici. I campi di apprendimento sono progettati in modo da essere validi per più professioni. La decisione di creare gruppi di apprendimento misti spetta alla scuola professionale in questione. Con il sistema modulare dei campi di apprendimento aumenta il grado di libertà delle scuole professionali.
La formazione per la maturità professionale deve essere possibile in ogni caso. Questo è stato analizzato e verificato a livello di partenariato e con scuole di maturità professionale selezionate. In questo contesto parliamo solo della maturità professionale 1 (MP 1). I parametri per un’implementazione efficace, parallelamente all’insegnamento orientato alle competenze operative e sulla base del sistema modulare dei campi di apprendimento MEM appena sviluppato, sono descritti nelle raccomandazioni di attuazione per la MP 1 (link a https://futuremem.swiss/it/realizzazione-scuole-professionali).
FUTUREMEM e gli organi responsabili non possono influire su questo aspetto, la decisione spetta ai Cantoni. In linea di principio, le persone in formazione che conseguono un AFC possono frequentare la MP 1 con prestazioni adeguate e con il consenso dell’azienda.
Il modello descritto è finora noto solo a quelle scuole d’arti e mestieri che offrono la formazione interamente presso un unico istituto e hanno stipulato accordi con il Cantone in cui hanno sede. Nel modello classico con tre luoghi di formazione, un tale modello di formazione non è noto agli organi responsabili.
Le aziende e le persone in formazione decidono insieme le competenze operative opzionali. Qui la formazione avviene in modo prioritario (come in precedenza succedeva con le specializzazioni). Nella scuola professionale ha luogo un’integrazione individuale delle competenze operative opzionali nei progetti interdisciplinari. Le competenze operative opzionali sono principalmente trasmesse dall’azienda formatrice. Nella SP, i lavori di progetto interdisciplinari dovranno essere organizzati in modo tale da includere argomenti delle competenze operative opzionali scelte. Questo significa che i compiti potranno essere definiti dalle aziende formatrici o con la loro collaborazione. Il coordinamento organizzativo e la responsabilità sono affidati agli insegnanti. Se il docente non può garantire personalmente la valutazione professionale, può richiederla, ad esempio, all’azienda formatrice. Questo richiede una cooperazione attiva tra i luoghi di formazione, che sia caratterizzata da modalità di lavoro motivanti per incoraggiare le persone in formazione a impegnarsi negli argomenti scelti.
Le persone in formazione ricevono incarichi che si basano sulle peculiarità aziendali, li leggono, li interpretano e devono eseguirli in modo autonomo. Ciò comprende tutte le interfacce, così come i processi precedenti e successivi. Secondo la SEFRI, le competenze operative sono formulate in modo da descrivere la competenza al termine della formazione come propria del personale specializzato pienamente addestrato.
I requisiti per la formazione delle persone sono stabiliti nelle rispettive Ordinanze sulla formazione professionale (OFor) delle professioni. Il numero massimo di persone in formazione per azienda è regolato dall’articolo 11 dell’OFor:
1. Nelle aziende che impiegano un formatore all’80 per cento o due formatori ciascuno almeno al 60 per cento può svolgere il tirocinio una persona in formazione.
2. Per ogni altro specialista impiegato al 100 per cento o per ogni due specialisti in più impiegati ciascuno almeno al 60 per cento può svolgere il tirocinio una persona in formazione in più.
È nell’interesse di tutti disporre del tempo opportuno. Per soddisfare i requisiti, è indispensabile che i materiali didattici e di apprendimento siano adeguati al livello e all’anno di formazione. Il PIP (programma di informazione e preparazione) prevede le relative misure di formazione con sufficiente anticipo. Gli eventi di informazione e preparazione saranno offerti e realizzati nel 2025 e nel 2026. Ulteriori informazioni dettagliate saranno fornite in una fase successiva. Attualmente il sistema modulare dei campi di apprendimento è disponibile in una versione beta (skills.futuremem.swiss). Sarà finalizzato nell’estate di quest’anno e verrà approvato a settembre dalla CSSPQ-MEM. In linea di principio, è possibile avviare già ora delle riflessioni preparatorie. Nel corso del processo vengono forniti dalle case editrici anche materiali didattici e di apprendimento sotto forma di esempi.
Il progetto prevede uno sviluppo scolastico specifico per ogni luogo scolastico. La revisione può essere attuata anche con un modello tradizionale. Il sistema modulare dei campi di apprendimento offre ai centri di formazione uno sviluppo scolastico specifico con la massima flessibilità possibile.
L’implementazione dei campi di apprendimento porterà a una maggiore flessibilità soprattutto nelle scuole più piccole. I campi di apprendimento sono formulati in modo tale da poter essere attuati in tutte le forme organizzative dell’insegnamento, anche in quella tradizionale in aula. Nell’attuazione vengono concesse alle scuole certe libertà. L’organo responsabile non impone alle scuole alcuna metodologia specifica. Al contrario, fornisce assistenza e lascia l’attuazione concreta alle singole scuole.
Il sistema con materie viene sostanzialmente abolito. Si raccomanda che i campi di apprendimento siano raggruppati a seconda del docente e delle sue competenze. Nell’ambito del sistema modulare dei campi di apprendimento questo aspetto è già stato attuato attraverso le aree dei campi di apprendimento. I campi di apprendimento delle Basi tecniche (LFB_Tg) rappresentano ad esempio un tale gruppo. La raccomandazione è di sviluppare un piano orario completamente nuovo sulla base del sistema modulare dei campi di apprendimento.
In linea di principio è ancora possibile. Le due professioni presentano una notevole sovrapposizione dei campi di apprendimento pertinenti. Per entrambe le professioni sono stati sviluppati nuovi campi di apprendimento, che sono specifici della professione.
Nella SP, i lavori di progetto interdisciplinari dovranno essere organizzati in modo tale da includere argomenti delle competenze operative opzionali scelte. Questo significa che i compiti potranno essere definiti dalle aziende formatrici o con la loro collaborazione. Il coordinamento organizzativo e la responsabilità sono affidati agli insegnanti. Se il docente non può garantire personalmente la valutazione professionale, può richiederla, ad esempio, all’azienda formatrice. Questo richiede una cooperazione attiva tra i luoghi di formazione, che sia caratterizzata da modalità di lavoro motivanti per incoraggiare le persone in formazione a impegnarsi negli argomenti scelti. La definizione e la valutazione dei lavori di progetto non rappresentano una sfida nuova: possono essere apprese, tra l’altro, nei corsi di formazione continua del programma di informazione e preparazione.
Le competenze operative opzionali sono principalmente trasmesse dall’azienda formatrice. Nella SP, i lavori di progetto interdisciplinari dovranno essere organizzati in modo tale da includere argomenti delle competenze operative opzionali scelte. Questo significa che i compiti potranno essere definiti dalle aziende formatrici o con la loro collaborazione. Il coordinamento organizzativo e la responsabilità sono affidati agli insegnanti. Se il docente non può garantire personalmente la valutazione professionale, può richiederla, ad esempio, all’azienda formatrice. Questo richiede una cooperazione attiva tra i luoghi di formazione, che sia caratterizzata da modalità di lavoro motivanti per incoraggiare le persone in formazione a impegnarsi negli argomenti scelti.
L’ICG viene svolto secondo le specifiche attualmente conosciute. La decisione su come integrare i contenuti dell’ICG nell’insegnamento orientato alle competenze operative spetta alla scuola o al dipartimento in questione. Non vengono fatte imposizioni relative alla strutturazione. Il programma quadro per l’ICG è stato rielaborato negli anni passati e sarà attuato nell’estate del 2026.
Sì, già oggi spettano alle scuole professionali.
I contenuti delle materie matematica o fisica continuano a far parte del programma d’insegnamento. Nell’ambito delle basi tecniche, questi vengono trasmessi nei campi di apprendimento in modo orientato alle competenze operative. I contenuti sono stati organizzati in modo tale da tenere conto delle situazioni lavorative. La profondità dei contenuti continuerà a essere un criterio decisivo. I campi di apprendimento delle basi tecniche sono anche quei campi di apprendimento, insieme ad altri, che possono essere oggetto di dispensa per la maturità professionale.
Nell’Ordinanza sulla formazione professionale (OFor) sono indicate le lezioni per ogni campo di competenze operative e anno di tirocinio. In alcune professioni vengono riassunti due campi di competenze operative per le note semestrali. Il numero di lezioni è concordato con i Cantoni e la Confederazione ed è allineato al sistema modulare dei campi di apprendimento.
Poiché i campi di apprendimento possono contenere più competenze operative, non ha senso assegnare un numero esatto di ore per ogni singola competenza operativa, pertanto non è indicato. Le lezioni consigliate per ciascun campo di apprendimento sono visibili nel programma di insegnamento delle scuole professionali.
Le competenze operative opzionali sono principalmente trasmesse dall’azienda formatrice. Nella SP, i lavori di progetto interdisciplinari dovranno essere organizzati in modo tale da includere argomenti delle competenze operative opzionali scelte. Questo significa che i compiti potranno essere definiti dalle aziende formatrici o con la loro collaborazione. Il coordinamento organizzativo e la responsabilità sono affidati agli insegnanti. Se il docente non può garantire personalmente la valutazione professionale, può richiederla, ad esempio, all’azienda formatrice. Questo richiede una cooperazione attiva tra i luoghi di formazione, che sia caratterizzata da modalità di lavoro motivanti per incoraggiare le persone in formazione a impegnarsi negli argomenti scelti.
Il sistema modulare dei campi di apprendimento prevede un totale di 19 campi di apprendimento nei settori «Basi tecniche», «Inglese tecnico» e «Lavorare con i progetti», per poterli fare oggetto di dispensa per le persone in formazione per la MP. Questo fa in modo che possa essere attuato dalle scuole professionali sia un modello separativo sia uno integrativo.
Si rimanda al documento sul sito web (https://futuremem.swiss/it/realizzazione-scuole-professionali) e alle raccomandazioni di attuazione della CSFP (per i Cantoni e le SP).
L’attuazione della maturità professionale (MP) non è di competenza dell’organo responsabile, poiché segue un proprio programma quadro di insegnamento. Il programma di insegnamento delle scuole professionali fornisce tuttavia condizioni generali adeguate per facilitare l’integrazione della MP.
In particolare, nei primi due anni di tirocinio sono definiti campi di apprendimento dai quali le persone in formazione per la MP possono essere esentate. In questo modo è possibile realizzare sia modelli di MP integrati sia separati, con l’obiettivo di limitare l’insegnamento nella scuola professionale a un massimo di due giorni alla settimana.
La decisione sulla concreta integrazione di questi campi di apprendimento dispensabili spetta agli uffici cantonali competenti, non all’organo responsabile.
Ulteriori informazioni: https://futuremem.swiss/it/realizzazione-scuole-professionali.
La formazione congiunta non è prescritta dalla revisione. Tuttavia, ci sono campi di apprendimento che possono essere frequentati da persone in formazione di diverse professioni. È importante notare che già oggi le persone in formazione apportano conoscenze precedenti diverse a seconda dell’azienda. La decisione sull’attuazione congiunta spetta in ultima analisi ai rispettivi fornitori.
Per via della crescente complessità, il numero di giornate di CI non si riduce. Invece, in determinate professioni, le giornate di CI passano dall’ambito obbligatorio a quello facoltativo (PM/PR/MP/AU/AM). In singole professioni come PR, KR e AU, il numero totale di giornate di CI viene addirittura aumentato. Il numero esatto e la ripartizione sono stabiliti nell’art. 8 OFor.
L’organo responsabile ha già avviato le disposizioni esecutive per i corsi interaziendali e, tra le altre cose, ha sviluppato una QualCI-MEM sulla base della QualCI della CSFP. L’obiettivo è offrire una garanzia della qualità a livello nazionale dei criteri legati alle prestazioni dei CI in tutti e tre i luoghi di formazione.
Un certificato delle competenze unitario per ogni CI, che tenga conto della quantità di lavoro, della qualità del lavoro, del collegamento tra teoria e pratica, dei criteri legati alle prestazioni e assegnati ai campi di apprendimento, nonché delle competenze metodologiche, personali e sociali. La realizzazione è responsabilità dei Cantoni.
La realizzazione ha luogo attraverso i progetti interdisciplinari, già presenti nel programma di formazione attuale. Questo insegnamento non deve essere inteso come un insegnamento classico. I progetti sono gestiti dalle persone in formazione, che integrano nel lavoro di progetto la loro competenza operativa opzionale. In questi progetti, il personale docente ha una funzione di accompagnamento e non è tenuto a offrire insegnamenti a scelta. L’organizzazione dei progetti interdisciplinari spetta alle scuole. Esiste la possibilità di organizzare blocchi di lezioni più piccoli, distribuiti su diverse settimane o blocchi di giorni. La formazione basata sulle competenze operative opzionali ha luogo nel 3o e 4o anno di tirocinio. Il coordinamento viene assunto dalle persone in formazione, che integrano le loro scelte nel lavoro di progetto interdisciplinare.
Sulla base dei riscontri, FUTUREMEM si è impegnata a ripartire la nota tenendo anche conto delle ore di studio nei luoghi di formazione coinvolti. La ripartizione è stabilita nella OFor in modo analogo per tutte le otto professioni: 75% SP e 25% CI.
Sì, perché ora è così stabilito nelle OFor. Si tratta, va sottolineato, di una richiesta ampiamente sostenuta dal panorama formativo MEM, poiché anche nei CI vengono svoltie dei compiti. Questi risultati dovrebbero riflettersi anche in qualche modo nella PQ. Anche i risultati dei CI facoltativi confluiranno nella PQ.
Nei CI viene avviata e introdotta la formazione secondo i contenuti definiti nei piani di formazione e nei corrispondenti campi di apprendimento. Per l’approfondimento e il consolidamento delle capacità apprese, ogni azienda formatrice è personalmente responsabile fino all’esame parziale.
Seguendo semplicemente i CI una persona in formazione non è ancora in grado di sostenere l’esame parziale. Con l’esame parziale si verificano, tra le altre cose, le competenze operative apprese e consolidate in azienda.
Sì e no. Le competenze operative trasmesse nei CI devono essere ulteriormente consolidate in azienda. Le singole operazioni (p. es. misurazione e controllo) vengono ripetute in diversi CI e applicate in un contesto diverso. Le competenze operative nel piano di formazione definiscono lo stato che si intende raggiungere al termine della formazione. Al momento dell’esame parziale, queste competenze operative potrebbero o dovrebbero non essere ancora completamente disponibili.
Si rimanda alla risposta «Compito della formazione dei CI ed esame parziale».
No, in futuro ci sarà solo un profilo unitario per il PM, corrispondente all’attuale profilo E. Nei campi di apprendimento viene definito un livello minimo per tutti. Per le persone in formazione più capaci sono previsti contenuti aggiuntivi più impegnativi.
Molte persone in formazione che finora hanno completato un profilo G saranno in futuro assegnate alla professione di addetto/-a alla produzione (PR). La permeabilità da PR a PM è garantita da criteri legati alle prestazioni verticali, consentendo così un secondo tirocinio abbreviato (due anni). Inoltre, è previsto che PR e PM in determinati ambiti svolgano lo stesso esame parziale. Questa parte d’esame identica può essere riconosciuta in caso di cambio di professione.
(Ulteriori informazioni sono riportate nel documento «Differenziazione PM/PR/MP»).
La nuova formazione corrisponde tendenzialmente al vecchio profilo E, basato sul numero di lezioni nella scuola professionale e sui criteri legati alle prestazioni, associati alle competenze operative.
Vale quanto segue: per tutte le persone in formazione viene definito un livello minimo vincolante. Inoltre, i campi di apprendimento offrono contenuti più avanzati e impegnativi per le persone in formazione più efficienti.
Il campo di competenze operative d serve, da un lato, al lavoro orientato al progetto, dall’altro lato, al lavoro in rete su più campi di competenze operative (le attuali formazioni approfondite).
È importante notare che le azioni in questo settore devono essere eseguite con una maggiore responsabilità e lungimiranza. I compiti da svolgere devono essere scelti in modo che il livello di difficoltà corrisponda allo stato di formazione e raggiunga, nell’ultimo anno di tirocinio, il livello di un professionista qualificato. È ovvio che alle persone in formazione generalmente non vengono assegnati lavori/progetti/compiti destinati a chi consegue un’istruzione terziaria senza una supervisione/guida adeguata.
> PM: la rettifica non è più obbligatoria
> PR: la lavorazione CNC e la tecnica di montaggio (solo basi) diventano obbligatorie
> MP: nessuna modifica
(Ulteriori informazioni sono contenute nel documento «Differenziazione PM/PR/MP»).
Sì, la professione PR potrà continuare a scegliere. Come novità è disponibile anche la lavorazione CNC.
> Ulteriori informazioni sono contenute nel documento «Differenziazione PM/PR/MP».
Sì, si può continuare a scegliere tra tornitura e fresatura convenzionale e CNC (ulteriori informazioni sono contenute nel documento «Differenziazione PM/PR/MP»).
Per MP viene accreditato un anno secondo la OFor (quindi il tirocinio per PR dura ancora due anni).
Per PR, nella OFor non c’è più alcuna definizione su quanto tempo venga accreditato. Ciò rientra nella responsabilità dei Cantoni. I piani di formazione e i campi di apprendimento per la scuola sono però strutturati in modo che il tirocinio di PM possa essere completato in due anni.
(Ulteriori informazioni sono contenute nel documento «Differenziazione PM/PR/MP»).
Gli organi responsabili (Swissmem e Swissmechanic) continueranno a offrire supporti di apprendimento e di insegnamento. Swissmechanic si concentra sui supporti di apprendimento e insegnamento dei CI, Swissmem continua a offrire supporti di apprendimento/insegnamento per tutti i tre luoghi di formazione. La base dei supporti di apprendimento e insegnamento didattici sono i campi di apprendimento (= «contenuti grezzi»). I supporti di apprendimento e insegnamento da sviluppare saranno disponibili sia in forma digitale sia, se possibile, in forma cartacea. Inoltre, esistono anche forme di apprendimento tattili applicabili, come p. es. i kit. Le rispettive organizzazioni editoriali degli organi responsabili forniranno informazioni aggiornate sullo stato degli sviluppi.
Gli organi responsabili metteranno a disposizione i supporti di formazione il prima possibile e nel modo più opportuno. Nello sviluppo sono coinvolti i luoghi di formazione.
La concezione dei campi di apprendimento per la SP e i CI è nella fase di sviluppo finale. skills.futuremem.swiss fornisce uno strumento e una visione d’insieme dello stato di sviluppo attuale.
Perché entrambe le associazioni hanno definito le loro specializzazioni in modo diverso.
Le competenze vengono registrate nell'ambiente di formazione techLEARN, obbligatorio per gli studenti. Gli studenti gestiscono autonomamente il proprio dossier di formazione e delle prestazioni, che viene poi convalidato dai formatori professionali e utilizzato per redigere il rapporto di formazione.
No, i settori dell’industria MEM definiti nei piani di formazione non corrispondono ai settori dell’industria pubblicati da Swissmem. Gli obiettivi e la classificazione dei settori dell’industria MEM sono descritti nell’allegato 1 dei piani di formazione e sono consultabili anche sul sito web : https://futuremem.swiss/it/trasversale-tra-i-luoghi-di-apprendimento.
No, la formazione aziendale (formazione facoltativa) deve essere un grande incentivo per le aziende, affinché questo personale specializzato possa essere formato per le sue competenze e abilità, con l’idea che una o l’altra persona in formazione possa poi essere assunta e impiegata come specialista. Inoltre, la formazione, soprattutto con le competenze trasversali, è strutturata in modo che le persone in formazione possano conoscere gli strumenti per continuare a formarsi autonomamente. È oggi piuttosto improbabile che un collaboratore rimanga a svolgere lo stesso compito nella stessa azienda dal periodo di formazione fino al pensionamento. Il cambiamento nel mondo professionale è grande, costante e veloce. Tuttavia, sono necessari anche specialisti formati che siano in grado di affrontare professionalmente le sfide attuali.
A questo proposito sono già stati adottati provvedimenti, e ne seguiranno molti altri, nell’ambito dell’iniziativa «Fascino Tecnica». Fascino Tecnica è un’associazione indipendente che è stata scorporata dal progetto di revisione professionale FUTUREMEM con il compito di promuovere a livello nazionale il marketing settoriale e professionale, p. es. con un forte coinvolgimento dei canali dei social media. Anche le iniziative regionali e interne alle aziende in questo settore sono supportate con la toolbox di Fascino Tecnica attraverso strumenti adeguati, presentazioni e materiale fotografico. Inoltre, partecipiamo già da circa dieci anni a diverse fiere professionali con il marchio «Fascino Tecnica», per mettere in evidenza il nostro affascinante settore e le nostre professioni. Si mira a produrre un forte impatto comune a livello nazionale, regionale e locale. È necessario garantire insieme il collegamento tra il marketing settoriale e professionale e il marketing dei posti di tirocinio e viceversa.